Nell’antica bottega di articoli musicali
di via Po ora si vende canapa light
L’insegna, in elegante legno di noce, è un tuffo nel passato: «Augusta. Musica...dal 1852». Ma in vetrina, laddove per oltre un secolo hanno fatto bella mostra di sé vinili e spartiti delle più celebri opere liriche, poi sostituiti dai capi d’abbigliamento street style del marchio Frav, da oggi saranno esposti fiori, creme per il viso, flaconi di shampoo e addirittura sughi a base di canapa.
«Nessuno sballo»
Parte dal civico 3 di via Po, a due passi da piazza Castello e dall’ingresso del Teatro Regio l’avventura di «Fall in weed», negozio di cannabis legale che punta a diventare leader del settore e marchio d’eccellenza da esportare in tutta Italia. «La scelta di prendere casa in un locale storico, nel cuore della città, è tutt’altro che casuale - spiega il 23enne torinese Luca Fiorentino, mente del progetto che ha preso forma nel giro di tre mesi -. Essere sotto gli occhi di tutti ci offre l’opportunità di fare informazione corretta e sfatare il mito che associa la cannabis allo sballo da sostanza stupefacente».
I controlli antidoping
I cosmetici, gli olii, gli alimenti e le confezioni di cannabis light commerciati da «Fall in weed» - che richiama l’espressione anglofona f all in love, e può tradursi con «innamorarsi della canapa» - sono infatti totalmente naturali e a basso contenuto di Thc, il principio attivo considerato psicotropo, cioè in grado di agire sul sistema nervoso centrale. «I nostri prodotti non provocano alterazione né assuefazione - sottolinea Fiorentino -. Non varchiamo mai la linea di confine della legalità e tutto ciò che proponiamo al pubblico è sottoposto a continue analisi del centro antidoping dell’ospedale Amedeo di Savoia».
Un negozio nelle principali piazze d’Italia
Un principio di rigorosità già rivelatosi vincente nel business che Fiorentino ha creato dal nulla nel 2017, proponendosi come distributore di cannabis light e derivati nelle tabaccherie torinesi. «Per tre mesi ho bussato a centinaia di porte, collezionando una carrellata di reazioni incredule e sospettose». Oggi la «Cannabidiol distribution», con i suoi 12 dipendenti e 48 agenti di distribuzione, rifornisce 800 tabaccherie in tutta Italia, 200 delle quali in Piemonte. E per il futuro Fiorentino ragiona in grande: «Tra due settimane apriremo un negozio su due piani in corso Casale 62. Tra meno di due mesi sbarchiamo a Milano, seguiranno Roma e la Sicilia. Nel giro di un anno avremo uno store nelle piazze principali del Paese», scandisce con la sicurezza di un imprenditore navigato. Saranno tante succursali di Amsterdam sparse per l’Italia? «No, almeno finché la legge di riferimento, la 242/2016, non specificherà le destinazioni d’uso della canapa. Al momento c’è un vuoto in materia».
Si inaugura con la musica classica
In attesa che venga colmato, il fumo è bandito e la cannabis light - autoprodotta in due laboratori alla periferia della città - resta rigorosamente «da collezione». Largo invece ai prodotti di bellezza e a quelli che aiutano ad alleviare lo stress o combattere l’insonnia. «I benefici del cannabidiolo sono ormai universalmente riconosciuti», sorride Fiorentino. Che per l’inaugurazione di questo pomeriggio, a partire dalle 16, ha voluto un’esibizione dal vivo di musica classica. Quasi un omaggio e un passaggio di consegne ideale con un luogo che rappresenta un pezzo di storia di Torino, simbolo di un passato glorioso che non va dimenticato.
by LIDIA CATALANO