Legalizzata la cannabis light
13 Dicembre 2019Com. di servizio
16 Dicembre 2019
É la fine di un incubo.
Ora il settore può ripartire
«Dopo tre anni di battaglie, finalmente abbiamo vinto». Luca Fiorentino, 24 anni, ha fondato Cannabidiol Distribution, azienda torinese che ha
inserito la cannabis light nella grande distribuzione. A maggio ha subito un sequestro ma ha rifiutato l’archiviazione.
«Volevo arrivare in Cassazione per stabilire un precedente, ora non serve più».
1 Cosa significa questo emendamento?
«La fine di un incubo. L’ex ministro dell’Interno ha anche fatto una gran confusione tra la canapa, senza effetti stupefacenti, e la cannabis a tutti gli effetti. Una follia».
2 Qualcuno continua a definirvi spacciatori.
«Tutte sciocchezze.“Il nostro business, semmai, è una spallata alle mafie: una ricerca dell’università di York ha evidenziato che nel 2018 la cannabis
light ha sottratto 200 milioni di euro alla criminalità. Decine di negozianti sono stati minacciati dai veri spacciatori >>.
3 Cosa cambia adesso?
«Si rilancia un settore agricolo che stava avendo grande successo e si aprono immense possibilità: ci potranno essere 60 mila posti di lavoro, per un giro d’affari di due miliardi. E investimenti dalle società estere nell’agricoltura Italiana. Saranno soprattutto i giovani a beneficiarne»
4 Come?
«Questo è un settore green, ideale per far ripartire l’occupazione giovanile. E va in soccorso del settore agricolo in crisi, soprattutto al Sud. Un grammo di cannabis light viene venduto al prezzo di un chilo di pomodori».
by FILIPPO FEMIA