Il settore può ripartire
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Rispondiamo al Presidente del Senato
Apprendiamo con dispiacere che il Presidente del Senato ha deciso di cassare l’emendamento riguardante la regolamentazione del settore della canapa.
Oltre che perdere un'enorme occasione per lo sviluppo dell'occupazione e l'agricoltura Italiana, la Politica ha perso l’occasione per risolvere un grosso tavolo di crisi che conta 3.000 aziende e 12.000 posti di lavoro.
L’emendamento in questione, che già era stato approvato in commissione bilancio dalla maggioranza di Governo, rispondeva al vuoto normativo evidenziato mesi fa dalla sentenza delle Sezioni Unite, che nient’altro ha fatto che passare chiaramente “la palla” al Parlamento, al fine di adempire al vuoto legislativo presente all’interno della legge 242/16.
Finalmente, questo emendamento avrebbe messo la parola fine all’incertezza giurisprudenziale che riguarda l’intero settore della canapa, introducendo una regolamentazione che avrebbe fatto chiara distinzione tra ciò che è canapa industriale e ciò che è Cannabis, assicurando alle 3000 aziende del settore di non operare nell’incertezza giuridica.
Ricordiamo ancora una volta a tutti i Parlamentari che parlano di legalizzazione di droghe leggere, che stanno facendo una grande confusione, l’emendamento in questione parla di canapa industriale e non di Cannabis .
Oggi possiamo sostenere che a un certo tipo di Politica, non piace tenere i giovani nel proprio paese, con la regolamentazione di questo settore si stimava uno sviluppo dell’occupazione, soprattutto giovanile, di oltre 60.000 posti di lavoro con un indotto economico di due miliardi di euro circa, un’enorme aiuto per l’agricoltura e l’imprenditoria Italiana.
Le idee proibizioniste di un certo tipo di Politica le conosciamo e anche se non le condividiamo, le rispettiamo.
Ci aspettiamo invece che tutta la maggioranza di Governo, si esponga nella tutela delle 12.000 famiglie a rischio.
Vorremmo concludere ricordando l’Art. 4 della nostra Costituzione,
<< La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. >
Ufficio Stampa – Cannabidiol Distribution